agricoltura biologica
Il cattivo odore che si sprigiona quando si usano i pesticidi è la prima ragione, forse poco ideologica, sicuramente poco scientifica, per cui la nostra famiglia ha cominciato già negli anni ottanta ad allontanarsi dalla pratica dell’agricoltura convenzionale. Il desiderio di mantenere in vita le diverse specie vegetali presenti nel nostro territorio ha fatto il resto.
Salvaguardare la biodiversità, migliorare il terreno attraverso la concimazione verde od organica, e permettere così alle piante, per lo più di varietà locale, di resistere alle avversità climatiche, sono le ragioni della nostra scelta, che è diventata scelta per un'agricoltura sostenibile per l’ambiente e per l’uomo.
A Bosco Falconeria coltiviamo biodiversità, e sparsi per l’azienda si possono incontrare:
6 mandorli, 5 limoni, aranci portual, brasiliani, ovali calabresi e vaniglia, 1 mandarino, 3 clementini, 3 cedri, 4 cachi, 25 peri, 3 meli, 4 nespoli, 1 nespolo d’inverno, 19 avocadi, 5 fichi, 4 susini, 1 gelso bianco, 2 gelsi rossi, olivi biancolilla, cerasuola, nocellara e cipressini, 50 peschi, 4 pistacchi, 1 nocciolo, viti di uva zibibbo, di nero d’avola, catarratto, catarratto extra-lucido, cardinal, fragola, apirene, lacrime di madonna e giugnina, 7 corbezzoli, 3 azeruoli, 6 sorbi, 10 meli cotogni, 4 alberi di amarene, 10 pompelmi, fichidindia, mirto, 7 carrubi, biancospino e tanto altro.
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